Con le feste natalizie lo spreco di cibo aumenta. Iniziative in campo per contrastarlo

Feste natalizie e spreco alimentare- RiciblogNon dovrebbe succedere, ma con le feste natalizie e di fine anno si finisce spesso per acquistare e preparare più cibo di quello che poi effettivamente si consuma. Ed è proprio così. I dati Waste Watcher, presentati in occasione della consegna dei Premi Vivere a Spreco Zero evidenziano che circa il 5% dei cibi che compriamo durante le feste di Natale non verrà consumato e finirà nella spazzatura, in particolare frutta e verdura, forse meno appealing dei tanti piatti tradizionale che si cucinano nelle feste, ma, a quanto pare, anche il pane, i latticini e la carne. Il fenomeno non è certo nuovo: già qualche anno fa Andrea Segré, promotore del movimento e della campagna Zero Spreco, aveva lanciato un Quintalogo: cinque semplici regole da seguire per far sì che le festività passate con amici e parenti non moltiplichino lo spreco di cibo nelle case di ognuno di noi. Regole sempre valide e da tenere presenti: 1) pianificate il menù; 2) comprate solo ciò che serve; 3) state alla larga dal 3x2; 4) riutilizzate il cibo avanzato; 4) surgelate gli avanzi; 5) nel frigo, ogni cosa al suo posto.

Fatto sta che, secondo i calcoli di Ener2Crowd, piattaforma italiana di lending crowdfunding energetico che ha valutato il fenomeno dello spreco alimentare in correlazione al periodo natalizio, la quantità di cibo non consumato nell’arco delle feste pesa 500mila tonnellate. Una quantità che, monetizzata, corrisponde a 80 euro per famiglia.  La cosa è ancora più grave se si considera che ogni tonnellata di cibo gettato produce 4,2 tonnellate di anidride carbonica…

 

Un'altra fotografia

Ma c’è anche un’altra realtà. E’ quella fotografata da una ricerca Coldiretti/Ixé secondo la quale, gli avanzi di cene, cenoni e pranzi delle feste vengono riutilizzati nel caso di quasi otto italiani (79%) su dieci. C’è poi un altro 11% che li congela per rimetterli in circolo con calma nelle settimane successive, mentre l’8% delle famiglie consuma tutto il cibo preparato. Ci sono poi le famiglie che donano in beneficenza (1%) e quelle che dichiarano di buttare nella spazzatura i resti del pranzo o del cenone (1%). Secondo la Coldiretti per i pasti delle feste 2021, gli italiani hanno speso 2,5 miliardi con un aumento del 38% rispetto allo scorso anno. Il tentativo di compensare a tavola le limitazioni imposte dalla pandemia ha fatto volare la spesa. E forse probabilmente anche lo spreco. Per fortuna, alcune organizzazioni no profit o private attive nella lotta allo spreco alimentare in vista del Natale rafforzano le attività. Ecco alcuni casi.

 

Il Ristorante Solidale allarga il raggio d'azione

Feste natalizie e spreco alimentare - RiciblogLo ha fatto Just Eat che in collaborazione con Caritas ha lanciato nel 2017 il Ristorante Dolidale. Un progetto pensato per ridurre il fenomeno dello spreco alimentare cucinando pasti con le eccedenze di giornata poi donati a un gruppo di comunità selezionate dalla Caritas. A Natale, inoltre, i consumatori erano coinvolti con un invito a donare pasti sospesi tramite la app di Just Eat. Quest’anno il progetto si amplia e coinvolge 15 ristoranti che nella settimana di Natale prepareranno alcune specialità dei menu da destinare a comunità bisognose a Roma, Milano, Torino e Napoli per un totale di circa 400 pasti.

 

Rete Ricibo lancia la campagna #GenovaSprecoZero  

Mentre a Genova, il giorno della vigilia di Natale, è stata lanciata la campagna #GenovaSprecoZero promossa da Rete Ricibo, rete di associazioni che a Genova recupera ogni anno oltre 300 tonnellate di alimenti e li ridistribuisce alle persone in stato di bisogno. Un’iniziativa rivolta ai cittadini con l’obiettivo di sensibilizzarli sul tema dello spreco ambientale. Ma anche al sindaco Bucci, per chiedere che si costituisca un tavolo istituzionale del Comune di Genova per le politiche del cibo. A Genova, secondo gli esperti, ogni anno si buttano più di 10mila tonnellate di cibo commestibile. 

 

Panettone sospeso a Como con Siticibo di Banco Alimentare

Feste natalizie e spreco alimentare- RiciblogA Como, Siticibo - programma di Banco Alimentare Lombardia che ogni giorno raccoglie e distribuisce le eccedenze alimentari - oltre a imbandire come tutti i giorni la mensa caritatevole di Casa Ozanam, ha rilanciato un’iniziativa sperimentata lo scorso anno: il panettone sospeso. E’ un’iniziativa patrocinata da Confcommercio Como su proposta della Delegazione Lariana dell’Accademia Italiana della Cucina che ha avuto un’ampia adesione nella città lariana. L’iniziativa è stata anche resa più fruttuosa: a fronte di un panettone artigianale acquistato presso panetterie o pasticcerie associate a Confcommercio Como che hanno aderito all’iniziativa da devolvere alle mense caritatevoli, il Produttore ne ha messo a disposizione un terzo. Per ogni ‘Panettone Sospeso’ quindi, ne sono stati consegnati due.

 

Feste natalizie e spreco alimentare- RiciblogFoodbusters fa sensibilizzazione

Ci sono poi le iniziative di sensibilizzazione sui temi dello spreco alimentare. Le propongono, tra gli altri, gli attivisti di Foodbusters Onlus il cui nome si rifà ad un film dell’inizio degli anni 80: Ghostbusters, cacciatori di fantasma. La loro specialità consiste nello scovare le eccedenze alimentari dei banchetti matrimoni o da festeggiamenti analoghi. Recuperano il cibo non consumato e lo consegnano alla mensa sociale più vicina. Subito dopo l’inizio dell’anno, prima domenica dopo l'Epifania, a Falconara Marittima (Marche), i Foodbusters riproporranno, appunto, un’iniziativa post-natalizia antispreco e solidale.

 

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