Prevenzione dello spreco alimentare, un impegno che si rinnova grazie a Spreco Zero

Stop food waste - Riciblog'One Health, one Earth. Stop food waste' è il tema della IX Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare. Anche quest’anno sarà il 5 febbraio per iniziativa della campagna Spreco Zero di Last Minute Market. Una data simbolica voluta per porre l’attenzione su un fenomeno che in Italia vale quasi sei miliardi e mezzo di euro e che sfiora il costo di 10 miliardi se si sommano le perdite in campo e lo spreco nel commercio e la distribuzione. Un appuntamento che sottolinea quanto il contrasto allo spreco di cibo sia di salvaguardia alla salute non solo dell’uomo, ma anche e soprattutto dell’ambiente. Ed è prevista per il 4 febbraio la presentazione della nuova edizione dell’Osservatorio Waste Watcher International. Conterrà i dati del 'Caso Italia' 2022, indagine promossa dalla campagna Spreco Zero in sinergia con l’Università di Bologna e Ipsos. Come ad ogni edizione, farà il punto sulla situazione dell spreco alimentare nel nostro paese e sulle abitudini di fruizione e gestione del cibo.

"Studiare l'evoluzione dei comportamenti dei cittadini in rapporto agli sprechi - spiega Andrea Segrè, fondatore di Spreco Zero - permette di tracciare un monitoraggio sugli stili di vita e di alimentazione, evidenziando le implicazioni in tema di salute dei cittadini e dell’ambiente, insieme agli effetti della pandemia sui comportamenti di consumo e sugli sprechi. L’analisi dei dati è quindi essenziale in chiave di sensibilizzazione per lo sviluppo sostenibile e la prevenzione degli sprechi". Nell’ambito degli eventi della Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, uno spazio sarà dedicato alle buone pratiche di enti pubblici, imprese, scuole e cittadini. Andrea Segrè, coordinatore Piano Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare (Pinpas) del ministero dell’Ambiente, è l’ideatore dell’iniziativa. Lanciò la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare nel 2014 quando, su sua iniziativa, furono convocati gli Stati generali della filiera agroalimentare italiana. Da quel momento, questo importante appuntamento è stata inserita nella Campagna Spreco Zero con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica italiana su una questione la cui rilevanza è sempre più centrale.

Sul tema dello spreco alimentare, proprio per le valenze di tipo ambientalistico e come strumento di lotta alla povertà, è attiva da tempo anche l’unione europea con la Eu Platform on food Loss and food Waste. Il suo obiettivo è accelerare i progressi dell’Ue verso l’obiettivo 12.3 dello Sviluppo sostenibile e massimizzare il contributo di tutti gli attori in gioco. La piattaforma infatti mette insieme entità pubbliche e operatori della filiera alimentare includendo i consumatori e le organizzazioni non governative. Un altro obiettivo importante è la definizione delle misure necessarie per prevenire lo spreco di cibo; condividere le buone pratiche, valutare i progressi fatti.

Stop food waste - RiciblogIl lavoro fatto in questi anni a tutti i livelli ha molto stimolato il settore privato che si è espresso in tanti modi sul tema. L’innovazione tecnologica ha offerto uno strumento in più, le cosiddette app, di grande aiuto alla causa del contrasto allo spreco alimentare. Una delle ultime affidate alla causa è ZeroSprechi, applicazione sviluppata da Deep Lab, una delle aziende che hanno beneficiato del programma Startup With Ibm. Mira a dare nuova vita ai prodotti alimentari facilitando lo scambio delle eccedenze tra gli utenti, in un ciclo virtuoso che vede sia chi dona che chi riceve un protagonista attivo della lotta allo spreco attraverso il meccanismo del food sharing. Ogni utente può fotografare il cibo che intende donare, inserire le informazioni necessarie nell'app, come tipologia di alimento e scadenza, e condividerle con la propria rete di contatti. Gli alimenti sono a disposizione gratuitamente per il ritiro di casa in casa oppure in punti di raccolta. L'applicazione, che è stata lanciata al momento sul territorio di Bergamo con un progetto dedicato promosso dal Comune, rappresenta - informa una nota - un passo avanti nel progetto Bitgood, iniziativa nata per costruire una cultura del cibo basata sui principi del recupero e del riutilizzo, alla base dell'economia circolare e che ha "dapprima favorito la connessione tra industria della distribuzione ed enti no-profit e ora punta ad ampliare la solidarietà e promuovere l'economia circolare coinvolgendo i singoli cittadini". In un anno, il progetto BitGood, di cui ZeroSprechi fa parte, ha permesso di risparmiare 60 tonnellate di CO2.

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