"From farm to fork", la strategia Ue per contrastare lo spreco alimentare

Sotto la guida finlandese, l’Unione Europea intende mettere a fuoco strategie sempre più incisive per combattere lo spreco di cibo. Il tema è stato affrontato durante una conferenza - aperta a tutti gli state holder coinvolti nelle attività di prevenzione del fenomeno - dedicata al tema durante il settimo "Eu platform on food loss and food waste". Un incontro intitolato "Time's up for food waste" voluto per aiutare la definizione dell’agenda delle azioni Eu e del percorso che dovrà portare i paesi membri a dimezzare le eccedenze alimentari entro il 2030.

[btx_image image_id="4517" link="/" position="center"][/btx_image]

Oggi l’Unione Europea genera 88 tonnellate di scarti alimentari all’anno con un costo associato di circa 143 miliardi di euro. E mentre il 20% circa dei cibo prodotto nei paesi membri è sprecato, milioni di persone non possono permettersi pasti di qualità minima. Non solo: l’impatto ambientale del fenomeno contribuisce per il 6% alle emissioni di gas da effetto serra europee. 

Per intervenire sul problema, l’Unione europea ha creato la Eu platform on food loess and food waste (iniziativa che rientra nell’Eu Circular economy action plan) dal cui lavoro, ad esempio, sono derivate le linee guida dell’istituzione europea per facilitare la donazione di cibo e la valorizzazione degli alimenti che, per motivi commerciali o a causa di problemi di lavorazione o di determinati difetti, non sono più destinati al consumo umano, attraverso il loro uso sicuro nell’alimentazione animale (senza ovviamente compromettere la salute pubblica e degli animali). 

[btx_image image_id="4512" link="/" position="right"][/btx_image]Durante la conferenza, la commissaria per per la salute e la sicurezza del cibo dell’Eu ha comunicato di puntare ad ottenere progressi “incisivi e concreti” sul tema

La nuova strategia Farm to fork sarà definita entro la prossima primavera come parte del Green Deal contribuendo al cambiamento dell’agenda contro il cambiamento climatico, con effetti positivi sull’ambiente e sulla salvaguardia della biodiversità. Garantirà agli agricoltori e ai pescatori una posizione nella catena del valore. Incoraggerà il consumo di cibo sostenibile e promuoverà la produzione di cibo salutare e nello stesso tempo abbordabile per tutti. Per redarre la nuova strategia, l’istituzione europea effettuerà un confronto con le diverse componenti della filiera alimentare ed è previsto anche un consulto con produttori e operatori del settore, con i cittadini con le ong. L’obiettivo è cambiare il modo di produrre e consumare senza compromettere la sicurezza, la qualità e il prezzo del cibo. 

[btx_image image_id="4516" link="/" position="left"][/btx_image]“Per favorire il cambiamento - ha spiegato Stella Kryakis, commissaria Ue per la salute -  dalla fine del 2023 la legislazione eu obbligherà gli stati membri a riportare regolarmente sui livelli di spreco alimentare”. un passo che permetterà di individuare obiettivi comuni di riduzione del fenomeno. “Grazie a queste misure - ha continuato la commissaria - l’Unione Europea assumerà un ruolo globale predominante nell’introdurre obiettivi di larga portata coordinati e monitorati. Potremo così stabilire obiettivi sempre piaciuto ambiziosi.  

L’Unione Europea presenterà l’aggiornamento della strategia “from Farm to fork” nel corso della primavera 2020.  

 

Ti potrebbe interessare anche:

Una nuova metodologia Ue misura gli sprechi

Quanto cibo sprechiamo? L'Unione Europea vuole capirci di più

Cosa fa l'Unione Europea per combattere gli sprechi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *