Quanto cibo sprechiamo? L'Unione europea vuole capirci di più

Quanto cibo gettiamo ogni giorno nei supermercati, i ristoranti, nelle mense aziendali e non, nelle nostre case? Nell'Unione Europea la quantità è stimata in  circa 100 tonnellate all'anno, il 20% del cibo prodotto nei suoi confini. Ma per aiutare gli stati membri a quantificare la quantità del fenomeno in modo preciso, a ogni livello della filiera alimentare, la Commissione europea ha elaborato un metodo di misurazione comune. Metodo che è stato sottoposto a una consultazione pubblica di quattro settimane iniziata il 3 marzo. Sino al 4 aprile, i cittadini e i diversi portatori d’interesse possono dire la loro sul tema. 

Per arrivare al risultato che ora sottopone a consultazione, la Commissione europea ha lavorato con esperti degli stati membri e con i singoli attori della filiera alimentare che partecipano alla Eu Platform on food losses and food waste. Una volta messo definitivamente a punto, il metodo di misurazione comune a tutti i Paesi Ue consentirà di raccogliere dati e a mettere in atto programmi di prevenzione allo spreco di cibo sempre più efficaci. In questo modo, l'Unione europea potrà raggiungere i Sustainable Development Goal Target 12.3, dimezzando lo spreco alimentare entro il 2030.

L’elaborazione di un comune metodo di misurazione del fenomeno è uno dei passi previsti dalla Ue per raggiungere quell’obiettivo. Altre iniziative prese sono la già citata Eu Platform on food losses and food waste. E' uno strumento che coinvolge gli stati e gli attori della filiera alimentare nella definizione di misure utili a raggiungere gli obiettivi dati. Attraverso la piattaforma, ad esempio, la Commissione può coinvolgere  l’industria alimentare, i consumatori e le ong la cui attività è correlata alla distribuzione del cibo, gli istituti di ricerca e gli esperti di politica dei singoli stati.

L'Ue svolge anche attività di informazione e comunicazione contro lo spreco di cibo. E opera per facilitare la cooperazione intersettoriale, condividere le buone pratiche e i risultati raggiunti, elaborare nuove misure a livello legislativo. Tra i progetti supportati, vale la pena ricordare la Refresh Community of Experts (CoE), gruppo di lavoro cui partecipano 26 partner di 12 paesi europei più la Cina. Attraverso questa community Refresh propone, tra il 9 aprile e il 2 maggio, una serie di quattro webinar (quindi da seguire online) su come "Affrontare il problema dei rifiuti alimentari lungo la catena di approvvigionamento".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *