Olio per frittura, ricicliamolo per ottenere delle saponette profumate

Sapone con olio esausto: preparazione step by step - Riciblog

Come riciclare l’olio esausto?

“Decisamente nocivo per l’ambiente, perché buttare l’olio per frittura esausto quando possiamo riutilizzarlo per creare delle profumatissime saponette anti smacchianti.” 

Che ci crediate o meno sappiate che dall'olio esausto si possono ricavare saponette profumate dal grande potere smacchiante. L’ha fatto Sara, un’amica che non si arrende davanti a niente. Devo ammettere che non è un’operazione per tutti, di quelle che si compiono in cinque minuti e senza impegno, ma alla fine il risultato è davvero appagante. E a questo si aggiunge la soddisfazione di riciclare l’olio di frittura esausto, che è uno degli scarti più inquinanti che produciamo.

E adesso passiamo dal dire al fare. Prima di procedere accertiamoci di potere disporre di uno spazio dove lavorare con tranquillità, di un camino o una stufa a legna per ottenere della cenere, di curiosità e voglia di sperimentare. A questo punto possiamo iniziare.

Sapone con olio esausto, come prepararlo?

Ingredienti:

  • 700 gr di olio di oliva
  • 300 gr di olio esausto (preferibilmente di semi e privo di odore troppo intenso, tipo pesce, ecc…)
  • 300 gr di acqua distillata
  • 135 gr di soda caustica (questo è l’elemento da utilizzare con maggiore attenzione)
  • 200 gr di pasta di cenere (ottenuta con la cenere del camino o della stufa, di cui vi allego ricetta sul fondo dell’articolo)
  • 20 gocce di olio essenziale del profumo a voi più gradito
  • Munirsi anche di un termometro per misurare le temperature dei liquidi, come quelli che si usano per le fritture.

Preparazione:

Step 1: Iniziamo preparando tutti gli ingredienti pesati con cura. Mi raccomando di maneggiare la soda caustica con estrema attenzione, con guanti, occhiali, possibilmente all’aperto o vicino ad una finestra aperta e soprattutto lontano dai bambini.

Step 2: Pesiamo la soda in un contenitore di plastica usa e getta. Pesiamo poi l’acqua distillata nel contenitore dove si preparerà la soluzione caustica.

Step 3: Intanto mettiamo l’olio in una pentola inox a bordi alti e posizioniamola su fuoco.

Step 4: Aggiungiamo lentamente la soda caustica all’acqua distillata (attenzione che darà subito luogo ad una reazione chimica che produrrà delle leggere esalazioni), copriamola e attendiamo che la temperatura si stabilizzi intorno ai 45-50°. Ci metterà molto poco. (Mai riscaldare la soluzione caustica se di raffreddasse troppo)

Step 5: Nel frattempo mettiamo a scaldare l’olio, portandolo alla stessa temperatura. Quando avremo sia l’olio che la soluzione caustica alla temperatura di 45-50°, possiamo aggiungere dolcemente e lentamente la soluzione caustica alla pentola degli oli, girando il composto con un frullatore ad immersione.

Step 6: Otterremo così una pasta morbida, come quella di una torta, ma leggermente più compatta.

Step 7: Quando l’impasto è ancora caldo aggiungiamo, continuando a mescolare, la pasta di cenere, ben asciutta e senza acqua (altrimenti ritarderà l’indurimento successivo del sapone)

Step 8: Aggiungiamo infine le 20 gocce di olio essenziale profumato. Mescoliamo ancora per amalgamare il profumo al sapone.

Step 9: Adesso potremo colare l’impasto di sapone in uno stampo, simile a quelli che utilizziamo per i plum-cake oppure, come fa Sara, una semplice scatola di cartone foderata di pellicola di plastica, da staccare poi con facilità.

Step 10: Riempiamo lo stampo, copriamolo e avvolgiamolo in una coperta calda. Posizioniamo poi il contenitore nell’angolo tiepido di una stanza e lasciamolo lì per 48 ore circa.

Step 11: Trascorso questo tempo, se avremo compiuto tutti i passi correttamente, il nostro composto si sarà solidificato e potremo affettarlo con un semplice coltello per ottenere i pezzi di sapone dalle dimensioni desiderate.

Toglie qualsiasi tipo di macchia - ci assicura Sara - olio, smalto, colori. Con questo sapone sono riuscita a togliere dagli abiti anche vecchie macchie ostinate, che sembravano indelebili. E la cosa più incredibile è che non danneggia i colori”. Ma non stentiamo a crederci, visto che continua a produrlo ogni anno, nonostante la fatica che occorre per fare realizzarlo!

Come preparare la pasta di cenere

Ingredienti

  • 300 gr di cenere setacciata
  • 4 litri di acqua del rubinetto

Preparazione

Mettere la cenere nell'acqua e fare bollire per 2 ore in un contenitore coperto. Al termine della cottura lasciamo depositare la cenere sul fondo piano piano. L’acqua ottenuta è lisciva vera e propria e andrà tolta con un mestolo, cercando di non sollevare la cenere dal fondo. La cenere rimasta è pasta di cenere che potremo conservare in un qualsiasi contenitore.

Sia la lisciva che la pasta di cenere hanno un alto potere detergente e sgrassante. Pensate alle nostre nonne, che usavano solo questi ingredienti per lavare e disinfettare tutta la casa!

3 curiosità da sapere sull'olio per frittura esausto

  • Come riciclare l’olio esausto? Gli amanti del fai da te potranno ricavare dall'olio per frittura esausto delle profumatissime saponette capaci di rimuovere ogni tipo di macchia, anche la più ostinata;
  • L’utilizzo dell’olio esausto come anti smacchiante naturale oltre a proteggere i tessuti, ne preserva anche il colore;
  • La dispersione di oli esausti può nuocere gravemente alla salute dell’ambiente. L’educazione ambientale deve cominciare anche dalle nostre scelte in cucina per sensibilizzare i meno avvezzi al tema dello spreco e incentivarli ad un riutilizzo intelligente di quegli alimenti che possono risultare dannosi per il nostro ecosistema.

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Ginevra says

Ciao, trovo molto interessante questa tua “ricetta”.
Volevo farti una domanda: é possibile utilizzare solo olio di oliva? Ho dell’ olio vecchio che non posso più usare per cucinare, ma mi dispiace buttarlo…. hai mai provato ad usare solo olio di oliva?

Annalisa Zaccaria says

Ciao, vorrei dei chiarimenti sull’uso della lisciva, come mai hai deciso di inserirla nella ricetta? che ruolo ha? grazie!

Annalisa Zaccaria says

Mi correggo, intendevo la pasta di cenere

luca lyon says

Salve, sono uno studente che sta sta facendo ricerca per un progetto universitario mirato a offrire possibilità di riutilizzo di scarti alimentari in ambiente domestico per creare prodotti per la pulizia, per questo avrei qualche domanda da porvi che mi sarebbe immensamente d’aiuto.

Perchè e quando avete iniziato a creare saponi e altro a partire da olio esausto e altri scarti? o comunque a interessarvi all’argomento?

cosa ne pensate della possibilità di utilizzare scarti alimentari per creare prodotti per la pulizia?

Con gli scarti domestici quanto sapone o simili si può realizzare?

Consigliate questa pratica? se si, perchè? come si potrebbe rendere più popolare questa pratica secondo voi?

Quali prodotti per la pulizia usate di più? quale vorreste autoprodurre ma non riuscite?

qual è il processo dettagliato per la creazione di questi prodotti? qual è la parte che preferite? e quella più fastidiosa?

Se un dispositivo permettesse tutto ciò molto più velocemente lo usereste? come mai?

grazie mille,

Luca

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