Il 18 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale della Gastronomia Sostenibile. Introdotta dall’Assemblea
Generale delle Nazioni Unite nel 2016, la Giornata punta a sensibilizzare le istituzioni e le imprese pubbliche e private, così come l’opinione pubblica, sul tema della responsabilità nella produzione e nel consumo di alimenti. Il che vuol dire:
Non meno importante è l’impatto positivo che la spesa a Km zero ha sull’ambiente. Basti pensare a quanti chilometri vengono percorsi per portare frutta, verdura e altri generi, provenienti da fuori, sulle nostre tavole. Perché comprare direttamente dal contadino significa anche abbattere l’inquinamento prodotto dal traffico.
Il tutto in linea con il motto della Giornata Mondiale della Gastronomia Sostenibile ‘Local Seeds, Local Eats’, che ben interpreta proprio il principio della spesa a Km zero.
Importante, in questo ambito, il ruolo degli chef che sono invitati a utilizzare in modo consapevole i prodotti del territorio.
Un invito che sembra essere stato accolto in buona parte dai cuochi italiani. Secondo una stima di Coldiretti su dati del Censis, uno chef su due sceglie il contadino come principale canale di approvvigionamento. Ma alcuni si spingono anche oltre, accorciando ulteriormente la filiera: sono i ‘cuochi contadini’ professionisti che all’attività agricola affiancano quella di promotori del cibo del territorio cucinato e poi servito negli agriturismi. Fondazione Campagna Amica ne conta sinora più di 1.000 e il numero è in continuo aumento.
Fao e Unesco sono andate oltre organizzando la Settimana della Gastronomia Sostenibile. Dal 18 al 22 giugno gli chef under 40 di 30 Paesi sono stati chiamati a promuovere sistemi agroalimentari sostenibili. Ai cuochi emergenti il compito di ispirare il cambiamento attraverso il cibo. La Settimana della Gastronomia Sostenibile è una iniziativa globale del WFF Youth Initiative, quest’anno alla seconda edizione, dopo il successo riscosso lo scorso anno.
Servendosi di ingredienti locali, i giovani chef hanno potuto creare nuovi piatti, conservando allo stesso tempo le tradizioni culturali. In questo modo, gli chef possono contribuire a incentivare comportamenti più consapevoli e sistemi agroalimentari resilienti. Per l’Italia sono stati 23 i giovani chef che hanno partecipato.
‘La Strada verso la sostenibilità’ è l’iniziativa attraverso la quale gli aderenti al progetto CarTES - Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile, in collaborazione con la Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori, hanno celebrato il 18 giugno.
La Strada verso la sostenibilità ha voluto stimolare le aziende coinvolte e i viaggiatori verso l'adozione di comportamenti virtuosi in tema di cibo e di ambiente, sempre nel rispetto delle comunità locali. Per questo, i turisti che il 18 giugno hanno visitato le aziende aderenti hanno potuto usufruire di una degustazione gratuita, ma solo dopo aver letto il decalogo della Carta del Turista Enogastronomico e sottoscritto un form di impegno.
Un Memorandum d’intesa per promuovere un turismo gastronomico che sia uno strumento di sviluppo socio-economico per i territori e le comunità locali. Il documento è stato firmato in occasione della Giornata Mondiale della Gastronomia Sostenibile da Un Tourism, l’organizzazione internazionale del turismo delle Nazioni Unite, e Slow Food. La partnership intende favorire il rafforzamento dei legami tra chi eroga i servizi turistici, i produttori alimentari, turisti e comunità. Per raggiungere tali obiettivi, verranno sviluppate esperienze turistiche innovative e a valore aggiunto legate ai sistemi alimentari sostenibili, alle produzioni locali, allo sviluppo rurale e all’inclusività. La collaborazione prevede inoltre:

- utilizzare in modo efficiente le risorse naturali in agricoltura, attraverso pratiche capaci di conservarle e migliorarle,
- favorire l’utilizzo di energia verde sia per le attività commerciali, private e in ambito lavorativo,
- acquistare prodotti bio,
- non sprecare acqua e cibo.
I principali risultati dell’indagine di Coldiretti e Campagna Amica
L’analisi parte dal dato di fatto che più di 30 milioni di italiani fanno la spesa a Km zero nei mercati contadini, diventati nel tempo sinonimo di qualità e di cibo sostenibile. Una pratica che, sempre secondo lo studio, è capace di ridurre del 60% gli sprechi di cibo rispetto ai sistemi alimentari tradizionali.
Come promuovere la sostenibilità alimentare
La Giornata Mondiale della Gastronomia Sostenibile si fonda sostanzialmente sull’assunto che la cucina non è solo l’espressione culturale di un Paese, ma è anche uno strumento per promuovere la sostenibilità alimentare oltre che ambientale. In tal senso la riduzione degli spechi di cibo può giocare un ruolo di primo piano. Diverse le iniziative che hanno animato la giornata Mondiale della Gastronomia Sostenibile. Eccone alcune.Settimana della Gastronomia Sostenibile, chef under 40 all'opera

La strada verso la sostenibilità

Memorandum Slow Food e Un Turist per una gastronomia sostenibile

- ricerche sui trend del turismo gastronomico,
- l'individuazione e la condivisione di casi di studio e buone pratiche,
- la formazione e lo sviluppo delle competenze,
- la creazione di reti volte a rafforzare le relazioni tra produttori alimentari e stakeholder del settore turistico.