Milano, nel 2023 recupera 615 tonnellate di cibo. Nel 2024 apre tre nuovi Hub di quartiere

Forte delle oltre 615 le tonnellate di cibo recuperate nel 2023, di cui 574 tonnellate attraverso i cinque Hub di quartiere ad oggi attivi, cui si aggiungono 41 tonnellate da mercati scoperti, Milano potenzia l’applicazione della sua food policy con l'apertura di tre nuovi Hub di quartiere.

Grazie a questa politica - adottata con l’obiettivo di ridurre lo spreco di cibo e innovare sempre più le modalità di recupero degli alimenti - nel 2023 centinaia di migliaia di kg di eccedenze sono state redistribuite tra circa 27mila persone fragili, equivalenti a circa 1.230.000 pasti.

Nuovi Hub nei Municipi 4, 7 e 2

L’apertura dei nuovi Hub, prevista nel corso del 2024 portando da cinque a otto i centri di raccolta e stoccaggio del cibo proveniente da diversi punti vendita di esercenti e grande distribuzione, è stata annunciata proprio nella Giornata nazionale di prevenzione contro lo Spreco alimentare. Si tratta di:

  • Food Hub Cuccagna (Municipio 4)
  • Hub Selinunte (Municipio 7)
  • Hub diffuso (Municipio 2)

Nuovi centri di raccolta del cibo avanzato e utilizzabile che si aggiungono a quelli già attivi in città:

  • Hub Isola (Municipio 9)
  • Hub Lambrate (Municipio 3)
  • Hub Centro (Municipio 1)
  • Hub Gallaratese (Municipio 8)
  • Hub Foody Zero Sprechi, nato all’interno del Mercato Ortofrutticolo di Milano.

L’esperienza degli Hub di quartiere ha preso avvio nel 2019 dal Comune di Milano insieme a Fondazione Cariplo, Programma QuBì, Assolombarda e Politecnico di Milano per incentivare il recupero e la redistribuzione delle eccedenze alimentari con una rete territoriale di soggetti del Terzo settore, che a loro volta destinano il cibo a persone e famiglie in difficoltà.

Il modello di partnership pubblico-privato

Centro di stoccaggio e redistribuzione delle eccedenze alimentari - Riciblog"Prosegue l'impegno dell'Amministrazione e della Città di Milano - ha detto la vicesindaco con delega alla Food Policy, Anna Scavuzzo, presentando la nuova iniziativa del Comune - per il contrasto agli sprechi e alla povertà alimentare, un duplice obiettivo che si raggiunge con un'azione sinergica che vede negli hub di quartiere una risposta molto concreta: lo slancio che ci ha dato l'Earthshot Prize ci ha permesso di investire risorse e co-progettare come utilizzarle insieme ai tanti soggetti attivi sui tavoli della Food Policy. Ancora una volta un bel lavoro di squadra che consolida a Milano un dispositivo di aiuto alimentare di grande efficacia".

I nuovi Hub di quartiere cominceranno a funzionare nel corso dell’anno secondo un modello ormai consolidato di partnership pubblico-privato. Non solo: la loro gestione sarà migliorata attraverso la digitalizzazione della filiera che permetterà di avere una migliore mappatura delle eccedenze e delle risorse disponibili e una logistica condivisa e integrata capace di ottimizzare il sistema di stoccaggio, raccolta e distribuzione, e di ridurre anche l’impatto ambientale. Il progetto vede coinvolti diversi attori come partner del Comune di Milano: 

  • Il Food Hub Cuccagna ha come capofila del progetto l’Associazione Consorzio Cantiere Cuccagna Impresa Sociale, a cui si aggiungono Emergency Ong onlus, Recup Associazione di Promozione Sociale, Associazione Economia e Sostenibilità, Associazione Comunità il Gabbiano ODV e Fondazione Acra.
  • Hub diffuso vedrà la collaborazione di Comin Coop Soc. di solidarietà, Milano Positiva Aps, Associazione T12 Lab, Parrocchia Santa Maria Assunta in Turro, Terza Settimana Odv, Mutuo Soccorso Milano Aps;
  • Hub Selinunte, futuro polo logistico di distribuzione alimentare, sarà gestito da Coopi cooperazione internazionale onlus. I partner degli Hub di Quartiere

Il contributo dei 20 mercati comunali e Hub Foody Zero Sprechi

L’alleanza anti-spreco si allarga anche grazie a un maggiore coinvolgimento dei mercati comunali in cui si punta a raccogliere circa 200 Kg di eccedenze di fresco al giorno in 20 mercati cittadini, un lavoro che si aggiunge a quello portato avanti all’interno dell’Hub Foody Zero Sprechi. L’iniziativa vede come capofila Eco delle Città APS, Associazione Banco Alimentare della Lombardia ‘Danilo Fossati’ ODV, Magma s.r.l Impresa sociale, Recup APS, Comunità nuova onlus, Fondazione Arché e Caritas Ambrosiana.

“Contribuire alla riduzione dello spreco alimentare resta fra gli obiettivi primari di Sogemi - ha detto Cesare Ferrero, Presidente Sogemi, Mercato Agroalimentare di Milano -. Siamo quindi orgogliosi di sostenere le iniziative della Food Policy di Milano, quest’anno con il recupero di oltre 401 tonnellate di cibo per i pasti di circa 10.600 persone. Un risultato ottenuto grazie alla preziosa collaborazione e all’impegno di produttori e grossisti e degli enti che effettuano la raccolta. Il Mercato Agroalimentare di Milano rappresenta un nodo strategico per il sistema alimentare milanese e per l’intera filiera, è pertanto fondamentale continuare a supportare progetti e azioni di solidarietà e sostenibilità alimentare”. 

Tutti i partner del Comune di Milano nel progetto degli Hub di Quartiere

  • Enti sostenitori: Programma QuBi, Fondazione Milan, Banca di Credito Cooperativo di Milano e Fondazione Snam
  • Enti gestori: Banco Alimentare della Lombardia, Terre des Homme Italia, Ibva Solidando
  • Per Hub Foody Zero Sprechi: Sogemi, Fondazione Cariplo, Università degli studi di Milano, Banco Alimentare della Lombardia, Recup, Croce Rossa Sud Milano, Eco dalle Città, Caritas Ambrosiana, Croce Rossa italiana Comitato di Milano
  • Sponsor tecnici: Avis Milano, SoDe social delivery, Armando Testa
  • Le insegne coinvolte: Lidl, Esselunga, Carrefour, Coop Lombardia, Il Gigante, Natura sì, Iper La grande i, Unes, Getir, Pam, Erbert, Conad, Glovo, con 37 punti vendita totali

 

I dati del "Caso Italia" dell’Osservatorio Waste Watcher International 2024 

La giornata scelta per l’annuncio non ha un valore solo simbolico ma evidenzia un’urgenza conclamata e che i più recenti dati diffusi con il rapporto “Il caso Italia” dell’Osservatorio Waste Watcher International 2024 sottolineano.

In Italia, lo spreco alimentare non si ferma ma risulta essere in aumento: solo quello nelle case raggiunge un valore di quasi 7,5 miliardi di euro (13 mld quello complessivo). In un anno si è passati da 75 grammi di cibo gettato ogni giorno a testa, a quasi 81 grammi. Più di mezzo chilo di cibo sprecato in una settimana. Rispetto al 2023, lo spreco alimentare nelle case degli italiani è aumentato dell’8,05%, per un costo annuo a famiglia di 290 euro. "Il Rapporto dell'Osservatorio Waste Watcher International mostra come il valore di cibo complessivamente sprecato in Italia è di oltre 13 miliardi di euro all’anno. Valori in continua crescita, che mostrano quanto siano importanti, a livello di tenuta sociale, di attenzione alla sostenibilità e cura per le famiglie più deboli, iniziative come 'Zero Sprechi' e gli Hub di quartiere che Assolombarda, insieme a Politecnico, Comune di Milano e Fondazione Cariplo, ha messo in campo ormai da diversi anni – ha detto Adriana Pontecorvo, Vicepresidente Gruppo Alimentazione di Assolombarda -. Una funzione sociale ancora più centrale in questi ultimi mesi.  La nostra è una iniziativa che ogni anno si arricchisce, oltre che di nuovi centri per il recupero e la redistribuzione di eccedenze alimentari, anche di una forte spinta all’innovazione, con una sempre più precisa mappatura delle eccedenze e un sempre maggior numero di imprese che aderiscono a questo virtuoso esempio di collaborazione pubblico-privata. Il marchio 'Zero Sprechi Hub', realizzato pro bono dall’agenzia Armando Testa, valorizzerà, sempre di più, l’impegno dei donatori di eccedenze e dei tanti sostenitori del progetto".

 

Intanto a Roma il Comune lancia l'iniziativa "Tenga il resto"

Intanto a Roma è partita l’iniziativa “Tenga il resto”, promossa dall’assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti del Comune di Roma in collaborazione con il Consorzio nazionale imballaggi alluminio. Si tratta di un progetto nato per recuperare il cibo non consumato nei ristoranti di Roma e quindi per combattere lo spreco alimentare. Cuore dell’iniziativa: la distribuzione ai ristoranti di una speciale vaschetta in alluminio – riciclabile al 100% e riutilizzabile infinite volte – con la quale i clienti possono portare a casa il cibo non consumato, prevenendone lo spreco. 

Dati recenti evidenziano che nella capitale, ogni anno si sprecano oltre 26 chilogrammi di cibo per abitante. Per coinvolgere il numero più elevato possibile di ristoranti, il comune ha trovato pieno appoggio dalla Federazione Pubblici Esercizi di Roma e Provincia (Fipe Confcommercio), dalla Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici di Roma e Lazio (Fiepet-Confesercenti) e da Slow Food. CIAL ha contribuito al progetto con una donazione a Roma Capitale di 300.000 vaschette in alluminio per un totale di 1.500 kit composti da 200 vaschette, 100 buste per la consegna del contenitore ai clienti e materiale informativo per dare evidenza dell’adesione del ristorante a “Tenga il resto”.

Anche Roma, come molte altre città italiane, da tempo la capitale persegue il contrasto allo spreco alimentare agendo attraverso la promozione del recupero e della distribuzione delle eccedenze alimentari attraverso la rete del terzo settore e con azioni di sensibilizzazione verso comportamenti sostenibili. Dati recenti evidenziano che a Roma ogni anno si sprecano oltre 26 chilogrammi di cibo per abitante. 

 

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