
Pizza di polenta avanzata con pomodoro
Uno dei modi per ridare nuova vita alla polenta avanzata è la pizza di polenta. Si tratta di un piatto veloce e facile da preparare, indicato anche per i celiaci dato che non contiene né lievito, né glutine. Ho provato la ricetta base, una sorta di pizza Margherita, utilizzando come condimento dei pomodori pelati (vanno bene anche i pomodorini freschi), mozzarella e una spolverata di Parmigiano. Il piatto si presta comunque a essere farcito a piacere con altri ingredienti come salumi, formaggi e verdure. Insomma, qualsiasi rimasuglio abbiate in frigo può essere utilizzato. Largo alla fantasia. Sulla quantità degli ingredienti, regolatevi in base a quanta polenta vi avanza.Ingredienti
- polenta avanzata
- pomodori pelati
- mozzarella
- parmigiano q. b.
- basilico fresco
- olio extravergine di oliva q. b.
- sale q. b.
Preparazione

Consigli
Se volete organizzare un aperitivo con gli amici, potete preparare in anticipo la pizza di polenta da tagliare poi in piccoli quadrotti da consumare come ‘finger food’. Per rendere la ricetta base ancora più saporita, al posto della normale mozzarella provate con quella di bufala. Nel caso vi fosse avanzato del pesto di basilico, utilizzatelo come condimento, spalmandolo sulla pizza di polenta, prima di farcire con il pomodoro e la mozzarella.Crocchette di polenta avanzata con cuore di formaggio
Un altro modo per riciclare la polenta avanzata è trasformarla in deliziose bombette ripiene di formaggio filante. Anche in questo caso la quantità degli ingredienti dipende da quella della polenta che avete a disposizione. Potete gustare le crocchette come spezza-fame, come antipasto, come stuzzichino per un aperitivo e anche come un secondo piatto da consumare insieme ai salumi o a qualche ortaggio.Ingredienti
- polenta avanzata
- 2 cucchiai di parmigiano reggiano o grana
- scamorza
- farina di mais (per impanare)
- olio di semi
- sale q.b.
Preparazione

Consigli
Come nel caso della pizza, si può variare la farcitura utilizzando altri tipi di formaggio filante oppure si possono aggiungere altri ingredienti. Ottimo il prosciutto cotto ma anche i funghi ci stanno bene. Le crocchette di polenta avanzata, oltre che fritte, si possono preparare al forno dopo essere state spruzzate di olio. Fare cuocere in forno ventilato a 200 gradi per 20/25 minuti, girandole delicatamente ogni tanto.Tartufi di polenta ricoperti di cioccolato fondente
Dopo la pizza e le crocchette, ecco un dolce sfizioso che si può preparare riciclando la polenta avanzata per ottenere dei golosi bon bon ricoperti di cioccolato fondente. D’altra parte il freddo, quello vero, pare che stia per arrivare e qualche caloria in più è concessa. Il cioccolato, poi, si sa, aiuta a migliorare l’umore, a ridurre lo stress e a stimolare la produzione di serotonina, cioè il cosiddetto ‘ormone della felicità’. Nella ricetta che segue la quantità degli ingredienti è calibrata su quella della polenta disponibile. Perciò, in base a quanta ve ne è rimasta, regolatevi in proporzione.Ingredienti (per 10 tartufi)
- 150 gr di polenta avanzata
- 50 gr di zucchero
- 50 gr di farina di mandorle
- 25 gr di burro
- latte
- 75 gr. cioccolato fondente
Preparazione

Consigli
Prima che il cioccolato si rapprenda del tutto, potete guarnire il tartufo con qualche scaglia di cocco. Per ricoprire i bon bon, al posto del cioccolato fondente si può utilizzare anche quello al latte o il cioccolato bianco.Tre curiosità sulla polenta
La parola ‘polenta’ deriva dal termine latino ‘puls’, un piatto molto diffuso tra i Romani e i Greci, che veniva preparato con la farina di farro e consumato al posto del più moderno pane.
- In Guascogna (Francia) si prepara la Cruchade, una polenta cotta con latte e rum. Una volta stesa, si ricavano dei dischi che vengono fritti e cosparsi di zucchero.
- Perché il mais si chiama anche granoturco, visto che arriva dall’America? Secondo la leggenda, anticamente, quando una cosa proveniva da terre lontane, si diceva che era ‘turca’. Così il mais, originario del Continente Nuovo, venne chiamato granoturco. Oggi però non è necessario varcare l'oceano per trovarlo e possiamo provare anche a coltivarlo nell'orto.