Come cucinare le fave fresche con la buccia: modalità di cottura idee e consigli

 Come cucinare le fave fresche con la buccia . RiciblogLe fave hanno una stagionalità breve, tra aprile e giugno. Vale la pena non lasciarsele scappare tenendo a mente che questo tipo di legumi i baccelli possono essere cucinati in ottica anti-spreco oltre che di recupero di valori nutritivi importanti.

Come? 

Le ricette sono tante e di seguito ne proponiamo alcune. Ma va sottolineato che la prima mossa da fare è un buon lavaggio in acqua e bicarbonato (un cucchiaino in un paio di litri di acqua) di tutto il legume, lasciandolo in ammollo una decina di minuti.

Si procede privando i baccelli del filamento e del picciolo. Ma prima di cimentarsi in una  qualsiasi preparazione,  la cosa migliore è sbollentare i baccelli in poca acqua salata o, ancora meglio per non perdere preziose sostanze nutritive, cuocerli al vapore per una decina di minuti. 

Buccia di fave: caratteristiche nutritive

La buccia delle fave si mangia ed è buona. La buccia delle fave si può (si deve) cucinare. E con ottimi risultati, sia dal punto di vista dei valori nutrizionali, sia del gusto. Cominciando dalle caratteristiche nutritive, di questo legume va saputo che ha un buon contenuto proteico (il 5,2%) ed è ricco di acqua (84%). Mentre è povero di calorie (41 per 100 gr di prodotto fresco) e di grassi. Le fave, nel loro insieme, forniscono un’ottima scorta di vitamine (tra i quali i folati, la vitamina B1, la B2) e di minerali, (potassio, sodio, fosforo, calcio, ferro, zinco, manganese). La buccia delle fave, in particolare, ha un ricco contenuto di fibra, caratteristica che le conferisce proprietà depurative e di controllo della frazione Ldl (quella “cattiva”) del colesterolo nel sangue.  

Come cucinare le fave fresche con la buccia: le modalità di cottura più indicate

Caratteristiche nutritive delle bucce di fave - RiciblogLe fave fresche possono essere cucinate crude e cotte. Ma per i baccelli non c’è scelta. Come cucinare, quindi, le fave fresche con la buccia? Dopo aver ben lavato come già indicato e separato le due parti, fava e sua buccia, è consigliabile ricorrere alla pentola a vapore, o alla vaporiera, per evitare di disperdere le parte dei minerali contenuti. Un buon motivo per cuocere il tutto in acqua lasciando bollire per 5 minuti o poco più è dato dalla necessità di utilizzo del brodo vegetale che si ottiene se, ad esempio, ci si accinge a cucinare una vellutata. Una volta ammorbidite, le fave e le bucce, o anche solo queste ultime, sono pronte, ad esempio, per un passaggio in padella con olio, aglio ed eventualmente del peperoncino. Con le fave si ottengono  ottimi risultati anche al forno. Bene sia per i soli baccelli, sia per la verdura integra stesi su un foglio di carta da forno e conditi con aglio, olio evo, peperoncino, sale prima di essere infornati a 200 gradi per 15-20 minuti.  

Ricette con le bucce delle fave 

Le fave sono alimento apprezzato da sempre. Si dice che già gli egizi le consumassero e poi anche i romani. Nei secoli, questo legume è riuscito a mettere radici nei territori del nostro paese con le declinazioni più diverse. Dall’abbinamento con il salame a quello con il formaggio grana. L’ottica anti-spreco però privilegia le ricette con le bucce delle fave e in questo caso gli abbinamenti più adatti sono quelli con la pasta, con i cereali, con le verdure in gustose zuppe o vellutate, creme. Cotte al forno, fritte, saltate in padella e accompagnate a pietanze proteiche a base di carne, pesche o anche uova, le bucce di fave sono squisite. La lista delle ricette è lunga e varia. Ecco qualche esempio di facile realizzazione. 

Bucce di fave fritte

Un procedimento semplicissimo e veloce dà luogo a qualcosa di buono e sfizioso, adatto ad essere proposto tra gli accompagnamenti di un aperitivo. Una scelta che non delude di sicuro.  

Bucce di fave fritte – RiciblogIngredienti 

  • le bucce una dozzina di fave 
  • 1 spicchio di aglio
  • Peperoncino, qb
  • Olio evo, qb
  • Sale e pepe, qb

Preparazione

Dopo aver ben lavato le fave avendole lasciate in ammollo in acqua e bicarbonato, sbollentare le bucce per una decina di minuti con il metodo preferito (in acqua o al vapore). Scolare e tagliare lungo il lato corto in modo da ottenere strisce di uno o due centimetri.

Bucce di fave fritte – RiciblogLascia friggere per qualche minuto in una padella antiaderente con un paio di cucchiai di olio evo, uno spicchio di aglio schiacciato, eventualmente del peperoncino. Una volta ritirato dal fuoco, salare quanto desiderato. 

Consigli

La ricetta suggerita si presta ad essere utilizzata come contorno. Ma si può realizzare con le fave intere, non sbucciate, dando luogo ad un secondo piatto con un buon contenuto proteico. 

 

Pasta con le bucce di fave

Pasta con bucce di fave – RiciblogUn piatto semplice semplice e anti spreco dedicato a chi non sa rinunciare alla pasta. Una ricetta che saggiamente (dal punto di vista dell'alimentazione sana) abbina al carboidrato (la pasta) una dose di proteina vegetale (le fave). Aggiungendo una spolverata di formaggio grattugiato (quello consigliato in questo caso è il pecorino) si ha un piatto unico gustoso ed economico.  

Ingredienti 

  • 1/2 kg di fave
  • 1 spicchio d’aglio
  • peperoncino fresco qb
  • olio evo, qb 
  • sale, pepe qb
  • 320 gr di pasta corta
  • Pecorino grattugiato

Pasta con bucce di fave - RiciblogPreparazione

Lavare accuratamente i baccelli prima di svuotarli dei semi lasciandoli in ammollo il tempo necessario.

Messe da parte le fave per altro uso, mondare i baccelli dal loro filamento e dalle estremità, quindi tagliarli in tre o quattro parti. Sbollentare in poca acqua (da conservare una volta terminato il passaggio) mentre l’olio, l’aglio, il peperoncino si scaldano in una padella o casseruola. Soffriggere leggermente e aggiungere i baccelli lasciandoli cuocere per qualche minuto a fiamma alta aggiungendo due o tre cucchiai del brodo vegetale ottenuto con la bollitura.

Aggiustare con sale e pepe senza spegnere, poi aggiungere la pasta cotta al dente preparata nel frattempo e mescolare bene avendo spolverizzato sulla pasta condita un paio di cucchiai di pecorino grattugiato.    

Sugo di fave con la buccia e pomodorini - RiciblogConsigli

Il sugo può essere preparato anche aggiungendo ai baccelli in cottura una verdura. L’ideale sono i pomodorini (di Pachino, o anche Derby o Datterini a seconda dei gusti), aggiunti nella misura di una manciata abbondante.

Mentre la pasta può essere anche integrale o di un cereale diverso dal frumento, a scelta. 

 

Vellutata di fave fresche con le sue bucce

 vellutata di fave fresche con le sue bucce - RiciblogForse negli ultimi anni un po’ dimenticate, soprattutto al nord, oggi sono state rivalutate per le proprietà utili quando si è interessati a un’alimentazione sana. 

Ingredienti 

  • 1/2 kg di fave dal baccello integro
  • 1 spicchio di aglio fresco (facoltativo)
  • 1 cipollotto rosso di medie dimensioni
  • 1 patata media
  •  1 carota o 1 verdura di stagione (in inverno può essere una fetta di zucca, in estate un paio di zucchine);
  • Brodo vegetale
  • olio evo, sale e pepe, qb

vellutata di fave fresche con le sue bucce - RiciblogPreparazione

Una volta lavati e mondati i legumi, separare le fave dai baccelli. Tagliare questi ultimi in pezzi non più lunghi di tre e quattro centimetri. Mettere da parte in una boule insieme al cipollotto (lavato e tagliato) e alla patata (sbucciata e fatta a fette). Versare il tutto in una pentola insieme a un paio di cucchiai di olio evo e all’aglio. Aggiungere mezzo bicchiere di acqua e lasciar andare per 5/10 minuti. Aggiungere la verdura di stagione (zucca e zucchina cuociono in un tempo più breve, quindi meglio inserirli in seconda battuta) quindi coprire il tutto con il brodo vegetale. Chiudere con un coperchio e portare a cottura a fuoco basso. Lasciare sino a che la verdura diventa morbida al punto giusto per essere frullata. Aggiungere sale e pepe qb. Quindi spegnere e lasciare riposare 10 minuti. Passare al Bamix o con un frullatore.  Servire non bollente e addizionato da un cucchiaio di olio. 

Consigli

La vellutata può essere servita con piccoli crostini passati al forno, oppure con una spolverata di semi di sesamo o di semi di zucca. Si conserva molto bene in frigorifero per almeno un paio di giorni. 

 

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