La Toscana accelera nella lotta allo spreco alimentare

Già impegnata nella lotta alla povertà attraverso la lotta allo spreco alimentare con diverse iniziative, la Regione Toscana ha aggiunto un nuovo ingranaggio al meccanismo che consentirà di valorizzare le donazioni delle eccedenze alimentari trasferendole a enti caritativi e persone bisognose. I suoi rappresentanti hanno infatti firmato un protocollo d'intesa all’interno del progetto Life-Food.Waste.StandUp, progetto co-finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma per l'ambiente e l'azione per il clima.   Coordinato da Federalimentare in partenariato con Federdistribuzione, Fondazione Banco Alimentare onlus e Unione Nazionale Consumatori, Life-Food.Waste.StandUp vuole accrescere la sensibilizzazione sociale sul tema della lotta allo spreco e sull'incremento delle donazioni alle persone in stato di bisogno. Partito il 7 luglio 2016, il progetto si concluderà il 30 giugno 2019.  Grazie al nuovo protocollo siglato, in Toscana sarà possibile promuovere comportamenti virtuosi per sostenere le persone indigenti e gli enti assistenziali attraverso il recupero e la donazione di prodotti non più commercializzabili, ma ancora commestibili. Di più, le amministrazioni pubbliche potranno pianificazione meccanismi premiali a favore degli degli operatori economici che destinano i propri avanzi alimentari alla filiera dell’economia circolare. Un esempio? Ridurre, per quei soggetti, la tariffa comunale sui rifiuti.  “Dal 2015 la Regione Toscana ha attuato un programma di interventi con Caritas e Associazione Banco alimentare della Toscana - spiega l'assessore Stefania Saccardi -. Un nuovo piano di interventi di contrasto alla povertà alimentare è in corso di definizione per il 2018-2020. Inoltre, sempre con Caritas e Banco alimentare, e i soggetti della grande distribuzione, abbiamo realizzato il progetto ‘Spesa per tutti’. Questo nuovo protocollo ci consente di proseguire su questa strada virtuosa già intrapresa". Nella Regione, già oggi si lavora sul territorio recuperando eccedenze alimentari da rimettere in circolo. A Scandicci, ad esempio, come ha spiegato il giorno della firma del protocollo il sindaco Sandro Fallani (in rappresentanza di Anci) sono stati recuperati 530 pasti in un anno. Ma si vuole fare di più. “Come Anci - ha infatti anticipato Fallani - ci ripromettiamo di lanciare alla Regione l'idea di uno schema di bando delle mense che preveda l'obbligatorietà del recupero come elemento di valore".

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