Fao: una Guida per coinvolgere tutti gli stakeholder nel contrasto allo spreco alimentare, subito

Il 29 settembre prossimo avrà luogo, per la sesta volta dal lancio, la Giornata internazionale di sensibilizzazione sulla perdita e lo spreco di cibo. Un’iniziativa lanciata dalla Fao, l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che guida gli sforzi internazionali per sconfiggere la fame e l'insicurezza alimentare con il compito di aumentare i livelli di nutrizione e ridurre le perdite e gli sprechi alimenta. L’evento invita ogni anno dal suo lancio tutti i possibili stakeholder a espandere e rafforzare gli sforzi per ridurre la perdita e lo spreco di cibo, come elemento critico per garantire un futuro alimentare sostenibile per tutti. 

In vista di questa occasione, la Fao ha redatto e diffuso una guida - "Get involved!", cioè "Partecipa!" o "Impegnati!" - per coinvolgimento dei tanti target che, da diverse angolazioni e con diverse modalità, possono assumere  un ruolo determinante nel contrasto allo spreco alimentare. Un documento che propone vere e proprie azioni: praticabili nella vita quotidiana o da esercitare nei confronti, ad esempio, delle istituzioni con movimenti di opinione o mobilitazioni. 

Ridurre le perdite e gli sprechi per garantire un mondo sicuro dal punto di vista alimentare

La riduzione dello spreco del cibo è sancita dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite: nell'ambito dell'SDG 12, che mira a garantire modelli di consumo e produzione sostenibili, l'obiettivo 12.3 punta a “dimezzare lo spreco alimentare globale pro capite a livello di vendita al dettaglio e di consumo e a ridurre le perdite di cibo lungo le catene di produzione e di approvvigionamento” entro il 2030.  La strada da percorrere è lunga e i tempi sono stretti. Per questo è necessario agire subito, questo l’invito della Fao che nel documento specifica: “Questo è il momento per tutti, produttori, investitori, imprese e stakeholder della catena di approvvigionamento, consumatori di tutte le età, nonché il mondo accademico e la ricerca, la società civile e i settori pubblico e privato, di intraprendere azioni urgenti per ampliare e rafforzare gli sforzi, sia individualmente che collettivamente, per ridurre le perdite e gli sprechi alimentari e garantire un mondo sicuro dal punto di vista alimentare, ora e in futuro”.

 

Popolazione mondiale - RiciblogNel 2050, oltre 9 miliardi di persone sul pianeta

Le premesse dalle quali nasce l’emergenza che la Fao sottolinea con toni sempre più decisi è quella che conosciamo: entro il 2050, la popolazione mondiale, attualmente di 8,2 miliardi di persone, crescerà fino a quasi 9,7 miliardi (UNDESA, 2024). 

Garantire un mondo sicuro dal punto di vista alimentare - in cui le popolazioni attuali e future abbiano accesso a una quantità sufficiente di cibo nutriente - richiede fondamentalmente nuovi modi di lavorare e sforzi per migliorare la sostenibilità e la resilienza dei sistemi agroalimentari a livello globale. La riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari (FLW) contribuisce a proteggere le risorse naturali e la biodiversità, a ridurre l'inquinamento e le emissioni di gas serra (GHG) e a massimizzare l'uso del cibo prodotto. “Contrastare lo spreco delle risorse alimentari - sottolinea, tra l’altro, l’introduzione del documento -, è fondamentale per garantire sistemi agroalimentari efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili e per migliorare la sicurezza alimentare, la nutrizione e la salute. Abbracciare l'innovazione e promuovere approcci di economia circolare nei sistemi agroalimentari per prevenire, ridurre, riutilizzare e reimpiegare le perdite e degli sprechi alimentari serve anche a creare nuove opportunità di lavoro, migliorare i mezzi di sussistenza e generare benefici finanziari per una serie di stakeholder”. 

 

Mondo sostenibile e resiliente - RiciblogSapevate che? Aspetti poco risaputi nel contrasto allo spreco

La guida contiene, tra l’altro, alcuni aspetti poco noti legati al contrasto allo spreco di cibo. Ad esempio:

  • Risparmiare il cibo già prodotto - riducendo perdite e sprechi alimentari - può essere uno dei modi meno costosi per contribuire a trasformare sistemi agroalimentari per una maggiore efficienza e resilienza (FAO, 2024).
  • Valorizzare i flussi secondari della lavorazione degli alimenti per mitigare la perdita di cibo può migliorare gli aspetti economici, sociali e ambientali dei sistemi agroalimentari e incoraggiare una distribuzione più equa degli alimenti provenienti da diverse regioni geografiche, contribuendo così a contribuire a garantire una maggiore sicurezza alimentare globale (IFT, 2023).
  • Prevenire e ridurre gli sprechi alimentari non solo riduce le emissioni di metano, ma riduce anche l'uso di risorse (come la terra, l'acqua e le risorse necessarie per la produzione di cibo).
  • Ridurre gli sprechi alimentari è la soluzione climatica più efficace dal punto di vista dei costi e realizzabile (Progetto Drawdown, 2022). 
  • Ma la parte più importante del documento è la cosiddetta "call to action", cioè l’invito all’azione. Invito che viene esteso a tutte le categorie possibili. 

I consigli di "Get involed!"

Cosa fare quindi se si è cittadini del mondo, per contribuire a raggiungere un vitale obiettivo? Ognuno, nella propria individualità, può fare molto e, secondo il documento Fao, può:

  • Pianificare gli acquisti e la preparazione dei pasti, fare la spesa consapevolmente e conservare gli alimenti correttamente per mantenerne la qualità e la durata di conservazione.
  • Prestare attenzione alla data di scadenza sulle etichette dei prodotti alimentari, soprattutto quando si acquistano alimenti altamente deperibili.
  • Misurare le dimensioni delle porzioni per la preparazione dei pasti e conservare, condividere o donare le eccedenze alimentari.
  • Compostare gli scarti alimentari o esplorare le opzioni per la raccolta locale degli scarti alimentari.

Considerando invece le collettività, ci sono altre azioni possibili suggerite:  

  • Collaborare con i governi per promuovere politiche volte a ridurre gli sprechi alimentari.
  • Ampliare le collaborazioni con governi ed enti privati ​​per incrementare il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari e sensibilizzare i consumatori sulla riduzione degli sprechi alimentari.
  • Supportare i governi a tutti i livelli, nonché le aziende alimentari, nell'implementazione di piani d'azione per la riduzione degli sprechi alimentari.
  • Contribuire alle strategie di comunicazione e ampliare le attività di sensibilizzazione per influenzare positivamente e influenzare il cambiamento del comportamento dei consumatori.
  • Partecipare alle iniziative della comunità per recuperare le eccedenze alimentari e sostenere la ridistribuzione alimentare.

 

Food Waste Index, nel '22 sprecati nel mondo 1,05 miliardi di tonnellate di cibo

Food Waste Index Unep - RiciblogLa Giornata internazionale di sensibilizzazione sulle perdite e gli sprechi alimentari è organizzata da Fao con il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP) che opera su diversi fronti per affrontare il problema delle perdite e degli sprechi alimentari.  In qualità di custode dell'indicatore sullo spreco alimentare dell'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 12.3, l'UNEP pubblica il Food Waste Index, che monitora le ultime stime globali sullo spreco alimentare nella vendita al dettaglio e a livello di consumatore. 

Il Rapporto 2024 dell'UNEP sull'Indice degli Sprechi Alimentari stima che nel 2022 siano stati sprecati a livello globale 1,05 miliardi di tonnellate di cibo. Ciò equivale al 19% del cibo disponibile per i consumatori sprecato nel commercio al dettaglio, nella ristorazione e nelle famiglie. In qualità di custode, e in base al mandato della Risoluzione 4/2 dell'UNEA, l'UNEP rafforza le capacità e si impegna a migliorare le condizioni per dimezzare le perdite e gli sprechi alimentari. Lo fa anche attraverso i Gruppi di Lavoro Regionali sugli Sprechi Alimentari: consentono ai paesi di accedere a competenze tecniche sulla misurazione e la riduzione del fenomeno, di imparare e condividere esperienze con i paesi limitrofi e di sviluppare meccanismi per monitorare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi.

 

Intanto l’Europa rafforza il monitoraggio dello spreco in famiglia 

Programma Horizon Wurope - RiciblogSul fronte europeo, invece, con lo stesso obiettivo - contrastare lo spreco alimentare - l’Unione europea si sta organizzando per rafforzare le attività di monitoraggio del fenomeno in ambito familiare. Dagli uffici della Ue si profila infatti una nuova opportunità di finanziamento nell'ambito del Programma di Lavoro Horizon Europe 2025. Ricerca e innovazione per la prevenzione e la riduzione dei rifiuti alimentari a livello domestico attraverso la misurazione, il monitoraggio e le nuove tecnologie è il titolo di un bando che finanzierà attività di monitoraggio dello spreco alimentare casalingo. 

Il bando si basa sullo stato dell’arte dello spreco alimentare nei confini della comunità europea, per come è attualmente misurata e che ricordiamo. Ogni anno, nel territorio della Ue sono generati oltre 59 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari (132 kg/abitante), con un valore di mercato associato stimato in 132 miliardi. In base alle stime di Eurostat, approssimativamente circa il 10% degli alimenti messi a disposizione dei consumatori (presso la vendita al dettaglio, i servizi alimentari e le famiglie) può finire nella spazzatura. Allo stesso tempo, però, è stato calcolato che nel 2023 il 9,5% della popolazione dell'UE non ha potuto permettersi un pasto a base di carne, pollo, pesce o equivalente vegetariano ogni due giorni.

Il processo di candidatura si svolgerà in due fasi. Alla prima saranno considerate proposte di progetto presentate in forma breve (entro il 4 settembre 2025). Alla seconda, i candidati selezionati saranno invitati a inviare la proposta completa (entro il 18 febbraio 2026).
 
I risultati del progetto dovranno contribuire al raggiungimento di tutti i seguenti risultati attesi:

  1. Sviluppo di nuovi strumenti e sperimentazione di quelli esistenti, producendo dati affidabili e comparabili sul cibo e sui rifiuti a livello domestico,  per armonizzare la misurazione dei rifiuti alimentari in tutta Europa.
  2. Utilizzo delle innovazioni tecnologiche per alleggerire l'onere della comunicazione dei dati sui rifiuti alimentari delle famiglie per gli Stati membri.
  3. Indagine sulle cause alla base dello spreco alimentare a livello domestico con l'obiettivo di aiutare i responsabili politici e le parti interessate a sviluppare interventi più efficaci.
  4. Partecipazione alla rendicontazione degli Stati membri relativamente ai livelli nazionali di rifiuti alimentari, in linea con gli obiettivi fissati dalla revisione della direttiva quadro sui rifiuti, con impatti positivi sulla riduzione dei rifiuti alimentari a livello domestico, riducendo così le emissioni di gas serra e la pressione sulle risorse naturali.

 

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