Dalla Svizzera una pellicola vegetale che allunga la vita di frutta e verdura e riduce gli sprechi

si studia una pellicola vegetale per sostituire la plasticaUna pellicola vegetale con una triplice funzione: allungare la vita di frutta e verdura, riciclare gli scarti alimentari con i quali viene prodotta e ridurre l’utilizzo della plastica. La notizia è di qualche mese fa ma su Riciblog non ne abbiamo mai parlato e, quindi, oggi ve la raccontiamo. Il progetto si deve alla collaborazione tra la Lidl Svizzera e l’Empa (Laboratorio svizzero di scienza dei materiali). Le due realtà hanno unito le forze per studiare una particolare pellicola realizzata a base di cellulosa vegetale, utile per la conservazione di frutta e verdura.

Ridurre l’utilizzo delle confezioni di plastica

Uno degli obiettivi dell’iniziativa è anche di sostituire poco alla volta i packaging di plastica attualmente utilizzati per confezionare gli alimenti freschi e contribuire concretamente alla riduzione dell’inquinamento da plastiche. Un problema non da poco se si pensa che sull’argomento si è mossa anche l’Unione Europea con una direttiva che punta a limitare l’utilizzo della plastica monouso e quella delle confezioni.

I dati di PlasticEurope

quanto vale l'inquinamento da plastichePer comprendere la portata del tema, basta dire che, secondo uno studio di PlasticEurope, sono 8 miliardi i chilogrammi di plastica utilizzata per il confezionamento degli alimenti. E il 39,7% della domanda è destinata all’industria ortofrutticola. Per contenere i danni da inquinamento delle plastiche alcuni Paesi stanno già mettendo in atto opportune contromisure. La Francia, ad esempio, da diversi mesi ha messo al bando le confezioni di plastica di una serie di ortaggi, mentre la Spagna dovrebbe introdurre il medesimo divieto a partire dal 2023.

Alla ricerca di una alternativa

D’altro canto, al momento, senza l’utilizzo della plastica anche la conservazione dei cibi diventerebbe un problema perché molti alimenti andrebbero a male, generando uno spreco di cibo di dimensioni importanti. Ecco perché il progetto promosso da Lidl Svizzera e Empa, di durata biennale, rappresenta una valida alternativa e una soluzione che potenzialmente potrebbe progressivamente sostituire gli imballaggi di plastica derivata dal petrolio.

I test già effettuati con la pellicola vegetale

Le banane rivestite dalla pellicola vegetale durano di piùMa vediamo più dettagliatamente le particolarità della pellicola vegetale che Lidl Svizzera punta a introdurre in oltre 150 punti vendita del Paese elvetico. I ricercatori del laboratorio “Cellulose & Wood Materials” dell’Empa, in un anno, hanno sviluppato uno speciale film protettivo da applicare su frutta e verdura. I test effettuati hanno dimostrato che, grazie a tale pellicola, gli ortaggi si conservano più a lungo, riducendo di fatto gli sprechi. Si è visto, ad esempio, che le banane rivestite con la nanofibra cellulosica ottenuta dalle carote durano una settimana in più senza annerire. Stessa cosa per i cetrioli rimasti freschi circa sei giorni in più.

Come si ottiene e come si usa l’innovativo film

immagine dello studio di Empa e LidlAd essere trasformata in cellulosa fibrillata sarà in futuro soprattutto la sansa ricavata dagli scarti solidi che derivano dalla spremitura della frutta, della verdura o delle piante. Tali residui sono stati sinora impiegati nei campi o smaltiti in impianti di biogas. Ma come si utilizza l’innovativa pellicola? Spruzzandola sui prodotti oppure per immersione. Può poi essere lavata sotto l’acqua corrente oppure consumata insieme all’alimento in quanto si è appurato che non presenta rischi se viene ingerita. E, per questo, c’è chi già pensa che lo speciale rivestimento possa essere arricchito in futuro con vitamine o sostanze antiossidanti, aggiungendo così valore nutritivo e benefico all’alimento stesso. A questo link è possibile consultare lo studio (in inglese).

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