Dalla paglia ispida al fazzoletto morbido il passo è breve. Lo farà un'azienda svedese

Fazzoletti e salviette di carta? Presto saranno realizzati utilizzando la polpa ottenuta dalla paglia di grano invece quella di cellulosa ricavata dalla lavorazione del legno (risparmiando l’abbattimento di alberi).

Sarà possibile grazie all’iniziativa della multinazionale svedese Essity, produttrice, tra l’altro, di tessuti destinati all’igiene personale (fazzoletti, salviette e così via) con marchio proprio o per brand internazionali come Tempo. 

Essity, che ha più di un sito produttivo anche nel nostro Paese, in Toscana, ha annunciato - e lo ha fatto anche via twitter - l’intenzione di costruire un nuovo stabilimento in Germania (nel Mannheim) nel quale avviare la produzione derivandola proprio dalla polpa della paglia di grano e altre piante di coltivazione agricola. L’obiettivo è ridurre la dipendenza dalla cellulosa prodotta dal legno, e anche il consumo di acqua, nell’ottica di economia circolare. Anche lo scarto del nuovo tipo di lavorazione infatti sarà utilizzato: come fertilizzante destinato alle aziende agricole.  

“Abbiamo recentemente firmato un accordo di licenza che ci assicura i diritti in esclusiva di una nuova tecnologia - ha recentemente fatto sapere l’amministratore delegato dell’azienda - grazie alla quale produrremo polpa da fibre alternative con la stessa qualità di quella ottenuta dal legno e a costi competitivi”. 

La polpa “alternativa”, hanno fatto sapere dall’azienda, sarà di una qualità in grado di sostituire sia la polpa vergine, sia quella riciclata. In Italia, l’azienda utilizza già un 15% di polpa derivata dalla lavorazione degli scarti dell’arancia, del mais e del caffé. Ed è sempre al lavoro per individuare nuove soluzioni.

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