Prima che il 2018 si chiudesse sono stati resi noti i vincitori della selezione nazionale indetta la scorsa primavera dal Mipaaft per il finanziamento di progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all'impiego delle eccedenze alimentari.
Quattordici, sulle circa 700 organizzazioni che avevano partecipato al bando, sono state selezionate da una commissione appositamente nominata. Riceveranno dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo tra i 40 e i 50mila euro per realizzare il progetto presentato.
Si tratta, fanno sapere dagli uffici del Mipaaf, per lo più di proposte che puntano a prolungare la data di scadenza dei prodotti alimentari, e quindi farli durare di più, o tese al miglioramento e allo sviluppo di nuove tecnologie di confezionamento, o, ancora, alla creazione di applicazioni e piattaforme digitali, al recupero delle eccedenze nelle varie fasi della filiera, soprattutto per favorire la redistribuzione alle persone indigenti.
Tra i progetti scelti, cinque sono proposte di atenei: il Politecnico di Milano, l'Università di Napoli Federico II, l'Università degli Studi di Camerino, quella di Parma, di Bologna e di Brescia. Nella lista ci sono anche organizzazioni già ampiamente attive contro lo spreco alimentare e la redistribuzione delle eccedenze come il Banco Alimentare (nella foto di apertura è ritratto un momento di una delle tante attività che già svolge in Italia) che ha presentato un progetto per un applicativo. Ci sono poi aziende impegnate nella ristorazione con il Gruppo Grifo Alimentare, associazioni culturali e cooperative.