Elior, la storia di un’azienda pioniera dell'anti spreco

Vi abbiamo raccontato della Food Academy di Elior. Oggi vi parleremo invece di quanto fa Elior stessa per contrastare lo spreco alimentare. Elior è uno dei pionieri nella lotta allo spreco, un tema che ha affrontato già a partire dal 2005. L’azienda, presente in 15 Paesi, è leader nel settore della ristorazione collettiva e solo in Italia serve 108 milioni di clienti ogni anno nei 2.200 ristoranti e punti vendita. Perciò, chi meglio di Elior può comprendere il valore del cibo e agire di conseguenza affinché quasi nulla venga sprecato? Preparazione di ricette atisprecco da elior - Riciblog“L’azienda ha da sempre dovuto fare i conti con le derrate di cibo che arrivano a tutte le ore – ha commentato Laura Gibertoni, responsabile Comunicazione e Sostenibilità di Elior Ristorazione -. Perciò, si è cercato innanzitutto di razionalizzare i processi lavorativi, minimizzando gli sprechi già in origine. In questo modo si evita di buttare nella spazzatura grandi quantità di verdure, ortaggi e frutta”. Gli chef hanno iniziato a lavorare con maggiore attenzione, ma bisognava fare di più. Nel momento del servizio, per intenderci quando si sta, ad esempio, in fila in un self service o in una mensa, si è capito che a volte l’utente tende a riempire il piatto ma non lo finisce. E il cibo rimasto nel piatto non può essere per ovvie ragioni recuperato. Elior ha avviato così un’opera di sensibilizzazione per diffondere la cultura del non spreco, “creando – spiega Gibertoni – una sinergia tra le aziende, il personale e i clienti. Obiettivo: recuperare le eccedenze per donarle successivamente a enti no profit. E’ una questione di sostenibilità economica, ambientale ed etica. La legge Gadda del 2016 ha poi messo un po’ d’ordine. Un caso in cui si può dire che le istituzioni abbiano fatto la loro parte”. In principio Elior ha organizzato presso le aziende delle collette alimentari con la raccolta delle derrate secche. Poi sono iniziate le collaborazione con Last Minute Market e Fondazione Banco Alimentare che accompagnano Elior dal 2008. In caso di eccedenze, si individua ad esempio un soggetto no profit, vicino al ristorante Elior, per organizzare il ritiro dei pasti controllati e adeguatamente confezionati. E ancora, sono da citare i progetti di informazione e formazione che Elior promuove nelle scuole. Materiale informativo progetto Good Food Bag - RiciblogIn partnership con Legambiente, ad esempio, è stato promosso il progetto ‘Good Food Bag’, ancora in corso. Attraverso questa iniziativa, nei primi due anni, sono state distribuite nelle scuole 30mila borse nelle quali riporre il cibo non consumato come merendine confezionate o frutta non sbucciata. Cibo che i bambini possono consumare in seguito, a casa o anche a scuola, condividendolo magari con i loro piccoli amici. “Tutto ciò è stato possibile – prosegue Laura Gibertoni - grazie al coinvolgimento dei bimbi ma anche dei genitori e degli insegnanti. Queste pratiche hanno una valenza positiva perché si cerca di far capire che il cibo ha tanto valore per tutti”. Sempre alle scuole, Elior ha dedicato il progetto di educazione alimentare Io.Non.Spreco. Un progetto che ha anche lo scopo di ridurre il rifiuto del cibo da parte dei bambini meno appetenti, attraverso un approccio ludico. “Ai bambini – dice ancora Gibertoni – si insegna a controllare cosa hanno nel piatto, incentivandoli all’assaggio. Non tutti mangiano allo stesso modo e si è visto che proponendo poco cibo per volta la loro percezione cambia. Sollecitandoli ad assaggiare, senza costrizioni, i risultati che si ottengono sono decisamente migliori”. Altro esempio di buona pratica che il Gruppo realizza è la distribuzione ad associazioni benefiche di prodotti vicino alla scadenza. Progetto Io non spreco di Elior - RiciblogA Milano, ad esempio, ogni venerdì, Elior raccoglie i panini confezionati per la ristorazione a bordo dei treni, ma prossimi alla scadenza. Prima di essere donato, ogni panino si mette in un sacchetto con l’aggiunta di una bottiglia di acqua e di un dolcetto. Il tutto viene poi depositato nel magazzino Itinere e quindi consegnato a City Angels Lombardia che provvede ai redistribuire i sacchetti nel fine settimana. La stessa raccolta avviene a Venezia in collaborazione con la Buon Samaritano Onlus e a Roma con Società cooperativa Sociale Europe Consulting Onlus.  A Torino la parnership è con l'Associazione Banco Alimentare del Piemonte Onlus. A Napoli invece la collaborazione coinvolge il Gruppo di Volontariato Vincenziano S.Giuseppe e le Opere Del Figlio.

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