Con gli scarti della lavorazione del riso oggi si costruiscono case

Lo scarto della lavorazione del riso può essere utilizzato per realizzare prodotti per l’edilizia e il restauro. Telai in legno e paglia di riso, intonaci speciali, malte e massetti. La “ricetta” per realizzarli, a base di calce, lolla di riso e paglia, è di Ricehouse, una giovane azienda di Biella il cui obiettivo è sostenerne l'utilizzo come materiale da costruzione e attivare un processo virtuoso da diversi punti di vista: sociale, economico e ambientale. Elevata efficienza energetica e acustica, comfort abitativo, salubrità degli ambienti ed eco-compatibilità sono le caratteristiche più importanti dei prodotti che dallo scorso gennaio sono stati messi in vendita da Ricehouse. La società è stata fondata da Tiziana Monterisi, architetto, neanche un anno fa. “L’organizzazione della filiera delle materie seconde della coltivazione del riso – spiega - diventano nuovi materiali per un’edilizia sana e un nuovo modo etico e tecnologicamente avanzato impegnato a far tornare la casa ad essere un nuovo organismo vivente”. [btx_image image_id="1991" link="/" position="center"][/btx_image]Indicati per realizzare diverse tipologie di interventi, i prodotti a base di riso sono stati utilizzati per costruire Casa UD, abitazione a energia quasi zero e impatto ambientale molto basso progettata proprio dall’architetto Monterisi e realizzata lo scorso anno a Chamois, in Val d’Aosta, sui resti di un vecchio rudere del 1834. "Grazie alla miscela di calce, lolla e paglia i prodotti Ricehouse sono molto leggeri, altamente termici, interamente naturali, traspiranti e sani - precisa l'architetto -. Si distinguono inoltre per la loro facilità di posa, molto simile a quella del cemento. Sono indicati per tutte le tipologie di intervento e di costruzioni". Più recentemente Ricehouse ha collaborato con Wasp, attiva nel settore della stampa tridimensionale, nella realizzazione di Gaia, un’abitazione stampata in 3D in terra cruda. Per la realizzazione del prototipo, la società di Tiziana Monterisi ha fornito fibre vegetali, paglia di riso tranciata e lolla di riso, inserite al 65% in una mescola composta di terreno prelevato sul posto, calce idraulica e molazza. Grazie alle qualità isolanti dei materiali utilizzati, la casa non ha bisogno di essere riscaldata in inverno e di essere raffrescata durante l’estate.

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