Il contrasto allo spreco alimentare comincia nelle scuole

Il contrasto allo spreco alimentare comincia nelle scuole - RiciblogIl 18 ottobre scorso si è svolto a Rio de Janeiro l'annuale Global forum del Milan urban Food policy pact. L’accordo è stato firmato nel 2015 da 250 sindaci in tutto il mondo. Obiettivo: “sviluppare sistemi alimentari sostenibili che siano inclusivi, resilienti, sicuri e diversificati, per fornire cibo sano e accessibile a tutte le persone in un quadro basato sui diritti umani, che riduca al minimo gli sprechi e conservi biodiversità mitigando gli impatti dei cambiamenti climatici”. Il suo obiettivo principale è sostenere le città che desiderano sviluppare sistemi alimentari urbani più sostenibili.

L’ottava edizione del forum è stata l’occasione, per decine di amministratori locali di tutto il mondo “per confrontarsi anche sui temi della lotta allo spreco del cibo e dell'organizzazione dei sistemi di refezione e mense scolastiche con l'obiettivo, tra gli altri, di aumentare attraverso di esse l'accesso al cibo di bambine e bambine di tutto il mondo” ha tra l’altro spiegato la vicesindaco Anna Scavuzzo e assessora con delega alla Food Policy.

Durante il Forum nella città carioca, si è anche tenuta la cerimonia di premiazione delle città che si sono impegnate in questo anno nel mettere in campo pratiche di successo per creare sistemi alimentari sostenibili includendo in questo anche la lotta allo spreco alimentare. Giunta alla sesta edizione, questa iniziativa è stata tra le più partecipate di sempre con oltre 250 pratiche raccolte dalla Segreteria del Mufpp da aprile a giugno 2022, a dimostrazione di come ci sia interesse crescente da parte dei sindaci di tutto il mondo nei riguardi delle politiche alimentari.

 

Le best practice italiane: Milano e la Food policy

Il ruolo delle scuole non è di poco conto. Per quanto riguarda l’Italia, secondo il 7° rating di Foodinsider pubblicato a giugno, il 47% dei bambini mangia meno della metà del pasto, ed il resto finisce nella spazzatura. 

Quali iniziative prendono le scuole per contrastare lo spreco alimentare che avviene nelle mense e refettori? Anche in questi ambienti si cominciano a prendere provvedimenti. Milano è probabilmente la città che per prima ha predisposto una food policy nella quale sono incluse le iniziative di contrasto allo spreco alimentare all'interno degli istituti scolastici. Dal 2015, infatti, con la partecipata Milano Ristorazione, il Comune ha sistematizzato, rafforzandole, le azioni dedicate alla sostenibilità e alla promozione delle diete sane per le scuole e il contrasto allo spreco alimentare, realizzate nell'ambito della Food policy di Milano - la politica alimentare della città promossa dall'Amministrazione comunale in sinergia con Fondazione Cariplo.

Presentando il servizio per il nuovo anno scolastico 2022/23 - in cui i pasti tornano a essere serviti nei refettori e con l'acqua del rubinetto servita in brocca, archiviando quindi le bottigliette di plastica monouso imposte dall'emergenza sanitaria - sono state evidenziate anche le iniziative messe in campo contro lo spreco. Rinnovata, ad esempio, la collaborazione con Siticibo e altre associazioni del terzo settore che si occupano della raccolta nei refettori di pane e frutta non consumati durante il pasto e della loro ridistribuzione a diversi enti caritatevoli e strutture di accoglienza. La collaborazione con Siticibo è attiva dal 2003 e nel 2019 ha coinvolto 71 scuole presso le quali sono stati ritirati 47.819 kg di pane e 65.295 kg di frutta. In questo inizio di anno scolastico sono state coinvolte già 50 scuole, alle quali si prevede di aggiungerne altre nei prossimi mesi.

 

Sacchetto salvamerenda e libretto ludico-educativo

Confermato anche l’utilizzo del "Sacchetto salvamerenda”, progetto realizzato insieme al Comune di Milano grazie al contributo di Fondazione Cariplo. L’iniziativa prevede la distribuzione di un sacchetto lavabile, riutilizzabile, riciclabile e adatto a contenere gli alimenti, che può essere portato in refettorio per riporvi il pane e la frutta o il dessert non mangiati durante il pranzo, per consentirne un consumo successivo. Il Sacchetto Salvamerenda nell'anno scolastico 2021/22 è stato distribuito in circa 30.000 esemplari in 112 scuole. Nelle prime settimane del nuovo anno 2022/23, ne sono stati richiesti circa 15.000 da 56 scuole. Quest’anno, grazie al programma Forestnation, in seguito alla produzione dei nuovi sacchetti sono stati piantati 200 alberi in Tanzania, che ogni anno porteranno all'assorbimento di 5 tonnellate di CO2 e alla produzione di 20 tonnellate di ossigeno.

Linee guida per ridurre lo spreco alimentare a scuola - RiciblogIl libretto ludico-educativo "A tavola senza sprechi”, infine, ideato e prodotto da Milano Ristorazione in collaborazione con la Food policy del Comune di Milano e l'Assessorato all'Istruzione e realizzato nell'ambito del progetto europeo Horizon 2020 "Food trails", è stato prodotto in due versioni – dedicate una a bimbe e bimbi delle scuole d'infanzia comunali, statali e paritarie convenzionate e uno ad alunne e alunni delle scuole primarie statali di Milano – e distribuito nelle scuole a giugno 2022, con l'obiettivo di trasmettere ai più piccoli concetti importanti come il valore del cibo e l'attenzione allo spreco. Milano Ristorazione, insieme al Comune di Milano e a Fondazione Cariplo, parteciperà, infine, ai due progetti europei Food trails e School food 4 change, per l'innovazione del servizio di refezione scolastica attraverso la riduzione dello spreco alimentare e la promozione di diete sane e sostenibili. Un’opportunità, questa, per la società che partecipando a questi progetti avrà la possibilità di confrontarsi con i colleghi delle principali città europee come Vienna, Copenaghen, Birmingham, Valencia, Lione e partner attivi in Europa sull'innovazione dei sistemi alimentari. 

 

Cosa succede a Roma e nelle altre città

Roma, che nel 2021 ha avviato con Terra! e 50 realtà un percorso per dare vita a una politica del cibo nella capitale, percorso iniziato con il rapporto "Una food policy per Roma” ha visto, tra le altre cose, il lancio di “Buono Così”. Un progetto realizzato da Sodexo per le mense scolastiche dei bambini del Municipio I coinvolgendo 8mila bambini di 43 scuole (di cui 12 nidi). Prevede menù di alta qualità, produttori selezionati, cibi biologici e soprattutto massima attenzione alla lotta allo spreco e al valore del cibo dal punto di vista nutrizionale e della sostenibilità ambientale e sociale. Oltretutto, una parte dei prodotti per le mense scolastiche sono equo solidali, provengono da territori terremotati e da agricoltura sociale. Fondamentale, in questo percorso, come ha spiegato Piero Pini, direttore regionale Scuole e Sanità e senior del Centro Sud Italia di Sodexo: “L’alleanza con le famiglie e la stretta collaborazione con la scuola: permette di continuare anche a casa il percorso virtuoso avviato all’interno del contesto scolastico".

A Castellanza, è cominciata la distribuzione nei diversi plessi scolastici  del sacchetto anti-spreco alimentare in collaborazione con Cirfood e in aderenza a una campagna partita nel 2021. Obiettivo: permettere ai bambini di portare a casa pane frutta e prodotti da forno non consumati a scuola. Lo scorso anno scolastico, sulle tavole le caraffe hanno sostituito le bottiglie di plastica per ridurre il consumo di plastica. L’amministrazione, inoltre, collabora con le realtà associative presenti sul territorio, impegnate nella distribuzione di aiuti alimentari alle persone che vivono in condizioni disagiate, grazie ai prodotti provenienti dal Banco Alimentare, dai supermercati cittadini e dalle spese sospese di alcuni esercizi commerciali. 

A Venezia, ha invece preso vita il progetto La Mensa che non spreca - Perché l’eccedenza alimentare non diventi spreco! e realizzato in una fase pilota. Coinvolti il Comune di Venezia che garantisce il servizio di ristorazione scolastica, A.M.E.S. che gestisce la preparazione e la distribuzione dei pasti, le famiglie ed i genitori dei bambini iscritte nelle scuole, CAVV – CSV di Venezia in qualità di coordinatore del progetto e delle associazioni di volontariato del territorio, le associazioni Auser Territoriale Volontariato Venezia e Anvolt Mestre per il ritiro delle eccedenze nelle scuole e la loro consegna alla Casa dell’Ospitalità ed all'Associazione di Volontariato Amici di San Francesco dei Frati Cappuccini di Mestre, enti che si occupano della lotta alla povertà e all’esclusione sociale.

 

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