A Roma con ReFoodGees contro lo spreco alimentare

Roma Salvacibo ReeFoodGees - RiciblogLotta allo spreco alimentare ma con focus sui temi dell’inclusione sociale, della solidarietà e del dialogo tra culture diverse. Sono questi  gli obiettivi del progetto ReFoodGees – Roma Salvacibo che attualmente riesce a recuperare in un paio d’ore dal mercato Esquilino della Capitale circa una tonnellata di alimenti altrimenti destinati al macero. Frutta, verdura, ma anche pane e altri prodotti da forno donati dai negozianti. Ma andiamo con ordine.

Come è nata l’iniziativa contro lo spreco

L’idea che sta alla base delle attività di ReeFoodGees prende forma nel 2017 per merito di Viola De Andrade Piroli, oggi presidentessa dell’associazione. Viola, affiancata per circa un anno da due/tre amici, comincia a recuperare ortaggi e frutta al mercato dell’Alberone per poi distribuirlo gratuitamente a chi ne facesse richiesta. Dopo un anno, l’attività diventa più articolata e si sposta al mercato Esquilino, nel quartiere più multietnico di Roma ma, per ora, non ci sono programmi di ampliamento in altri mercati. “Il motivo - spiega la fondatrice dell’associazione – è che vogliamo approfondire i temi sociali di questo quartiere e radicarci nel territorio, ma siamo sempre a disposizione per condividere esperienze”.

Come funziona la raccolta e la distribuzione

volontari RefoodGees - RiciblogAl mercato Esquilino, ogni sabato, i volontari di ReFoodGees, ormai una trentina circa, arrivano, montano i loro grandi gazebo, posizionano i tavoli e si dividono in due gruppi. Il primo è addetto al ritiro della frutta e della verdura dai numerosi banchi che hanno aderito al progetto, mentre l’altro si occupa della distribuzione degli alimenti. “Non facciamo cassette o pacchi preparati da noi – racconta Viola – ma esponiamo la ‘merce’ come fosse un vero e proprio negozio. Chi vuole, si mette in fila e si porta a casa gratuitamente ciò che è disponibile e di cui ha bisogno”.

A chi si rivolge ReFoodGees

E’ eterogeneo il pubblico di ReFoodGees. Sono famiglie, mamme, anziani, studenti e pensionati italiani e non, così come food blogger interessati al tema dello spreco alimentare. Il progetto è aperto a tutti “perché – spiega ancora Viola – non è pensato esclusivamente per le persone con disagio. Contrastare lo spreco alimentare è una pratica virtuosa che deve coinvolgere tutti. Ciò che recuperiamo non è cibo di seconda scelta”. Eterogenei e multietnici anche i gruppi dei volontari di cui fanno parte anche rifugiati e richiedenti asilo proprio perché il discorso dell’inclusione sociale è uno dei punti fermi dell’associazione.

Oltre lo spreco, inclusione e dialogo

laboratori bambini ReFoodGees - RiciblogIl cibo recuperato può veicolare altri messaggi capaci di favorire l’inclusione sociale e il dialogo fra culture diverse. Come? Attraverso piccole ma concrete azioni di socializzazione che l’associazione mette in pratica organizzando, ad esempio, merende o laboratori di riciclo creativo per i bambini. E’ stata inoltre predisposta un’area giochi dove i più piccoli possono divertirsi mentre i genitori sono in fila per ritirare gli alimenti. In queste aree si socializza e al tempo stesso si infrangono le barriere linguistiche e culturali. E un'attenzione particolare è rivolta alle donne oltre che, più in generale, alle persone più fragili. “Ci dedichiamo a questi temi – racconta ancora la presidentessa – cercando di fungere da collegamento tra le realtà romane che offrono servizi e promuovono progetti di carattere sociale sul territorio e le persone con disagio socio-economico delle quali intercettiamo i bisogni. Uno dei bisogni più grandi è la ricerca del lavoro”.

Lo spin-off Ai Fornelli

ai fornelli_refoodgees - RiciblogProprio per dare un piccolo sostegno a chi il lavoro non ce l’ha, in questo caso donne migranti, è nata l’iniziativa 'Ai Fornelli', una sorta di spin off che affianca l’attività principale di ReFoodGees. Come funziona? Parte del cibo recuperato viene trasportato in cucina, dove alcune donne, regolarmente retribuite, preparano piatti da distribuire poi ai senza dimora nel fine settimana.

Verso lo zero sprechi

L’idea di ReFoodGees è quella di riutilizzare tutto il cibo recuperato al mercato Esquilino e arrivare così a zero sprechi. Per questo, tutto ciò che non si può più cucinare viene riciclato in altro modo. Per ora, gli scarti vengono donati a ‘Orti e Mestieri’ che li utilizza come cibo per gli animali che vivono nella fattoria didattica dell’associazione. Nel frattempo, ReFoodGees è alla ricerca di altri partner che possano ritirare gli scarti da trasformare successivamente in compost. Il tutto, all’insegna di un circo virtuoso dove vige la regola del ‘non si butta via niente’.

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Le immagini sono tratte dalla pagina Facebook di ReFoodGees

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